FETO VEGETALE

Il primo tentativo di trasformare i disegni pascal in dipinti a olio, risale all'epoca della Soffitta Macabra, quando "in una bella notte piovosa del '44 - così racconta Alessandri - preso da una improvvisa folgorazione, raschiai frettolosamente un cartone già dipinto e abbozzai sopra il feto vegetale". Il quadro, dalla stesura veloce e sintetica, evidenzia già quelle che saranno le caratteristiche future del suo stile, unite al bisogno di creare atmosfere crudeli e macabre, sovente ripetute in quelle sue opere più difficili da accettare. Sulla radura di un bosco scuro, una luna dalla luce biancastra illumina un corpicino verde, striato da vene-radici con piedi ramificati: supino, con lo sguardo rivolto al cielo buio, il piccolo mostro se ne sta a germogliare nella sua deformità. L'idea del feto così concepito è motivo ricorrente in Eclisse del 30 luglio con autoritratto del '94, in Eclisse del 6 agosto del '94 e in moltissime altre riproduzioni.

Proprio il feto umano è l'inizio di una lenta e inesorabile corruzione del corpo: morte e vita sono unite in un unico nodo.
(di Concetta Leto per il catalogo Eclissi).
Opera dal titolo: FETO VEGETALE
olio su cartone 55 x 45  1944

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