SERIGRAFIE


(Serigrafia Titolo: Sogno gli occhi dell'ottocento).
Si può essere facilmente tentati, per giustificare le figure della pittura di Lorenzo Alessandri, di richiamare dal sonno artificiale della coscienza, o soltanto dal torpore in fondo al quale cerchiamo in ogni modo di ricacciarli per trovare un senso alla continuità del vivere, quei motivi "generatori di mostri", fisici e psicologici, che attraverso le cronache di questo "dopoguerra di Hiroschima", hanno così sovente fomentato l'angoscia degli uomini. Ma non bisogna cedere a questa tentazione, prima di tutto perchè porterebbe a giudizi e ad interpretazioni che hanno valore soltanto letterario e in secondo luogo perchè conferirebbe all'arte di Alessandri caratteri realistici in netto contrasto, ci pare, col carattere fondamentalmente visionario che lo domina.
(Serigrafia Titolo: Insidia tantrica).
Nella rappresentazione di Alessandri c'è un'attenzione strumentale ben distribuita tra l'argomento scenico ed il gesto che lo simbolizza e lo rende comunicabile, perchè la sua pittura sorge su una preparazione grafica tecnicamente eccellente e perciò nel linguaggio può raggiungere una corretta definizione oggettiva. Le ambiguità della rappresentazione non sono ambiguità casuali, ma nascono se mai nel contrasto tra l'evidenza degli elementi plastici, cioè la struttura dell'immagine sottolineata con un preciso e quasi freddo incastro di dissezioni e il colore elaborato per minuziose e sapienti velature sopra l'iniziale quasi acidula vivacità timbrica, e la loro vaghezza o fluidità poetica o, più semplicemente, vaghezza di contenuto.
(di Luigi Carluccio dalla presentazione della mostra di Torino 1963).
(Serigrafia Titolo:Diavolo dei tarocchi).
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