VISITA NOTTURNA AL VECCHIO CIMITERO

Rammento una visita notturna del 1955 al cimitero di 'San Pé dij Coi'. C'era la luna e il vento riempiva il cielo di stelle. Intorno a me il porticato, sotto i piedi l'erba nutrita degli umori dei cadaveri cresceva a vista d'occhio. Di fronte: la cappella barocca dalle tegole cadenti e cespugli spinosi. E mentre rapito dal fascino dell'ora schizzavo quanto mi stava davanti, mi si fecero intorno senza rumore, prima un merlo, poi un gatto, un coniglio, poi un altro gatto, poi un vecchio marchese che spingeva la sua vedova su una sedia a rotelle, e poi un violinista zazzeruto. Mi accorsi infine che in un angolo sulla destra, con un grande cappello liberty, c'era anche 'la Morte'. I personaggi non mi disturbarono, forse aspettavano che io avessi finito di lavorare.A un certo momento dalla parte in ombra del portico uscì sotto i raggi della luna un grande coniglio. Un coniglio in piedi, alto come me, come Harvey (quello della commedia), e si mise in posa. Troppo bello per non prenderne nota, schizzai anche lui e ne ricavai in seguito una xilografia: Visita notturna al vecchio cimitero.
(Questo scritto è del Maestro Lorenzo Alessandri).

Da questa xilografia nacque anche un dipinto ad olio dal titolo "Luna piena al vecchio cimitero" che potete vedere qui pubblicato.

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