IL POSTO DALL'ALTRA PARTE


Non mi resi conto che avevamo intrapreso un pellegrinaggio che per disagevoli sentieri ci conduceva verso una meta a me stesso ancora ignota. Ricordo che il sole era appena scomparso quando giungemmo sull'orlo di un abisso pieno di nebbia lattiginosa che ci separava dal 'posto dall'altra parte', un minuscolo convento tibetano che biancheggiava sulla montagna di fronte. Mi domandavo se il vuoto fra me e lassù fosse veramente incolmabile. Il silenzio rendeva imponente lo spettacolo e innanzi ad esso gli accompagnatori tenevano atteggiamenti diversi. Compresi che non erano infermieri, e osservandoli meglio ricordai di averli già visti circa mezzo secolo prima, su un libro della mia infanzia. Mi parve di riconoscere in uno di essi quel certo Wulvur che tanta parte nefasta aveva avuto in altri momenti cruciali della mia vita.
(Questo scritto è del Maestro Lorenzo Alessandri).

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