L'ALTOPIANO INCISO


Opera dal titolo: L'ALTOPIANO INCISO.

Ero un moscone e ronzavo intorno su degli immensi 'crème caramel' circondati di cioccolato nero e panna montata. Vidi muovere qualcosa sul bordo interno del dolce più vicino e fui subito preso da un senso di schifo. Alcuni esseri viventi stazionavano là con fare sospetto. Al secondo passaggio a bassa quota potei riconoscere il pittore Alessandri su una sedia a rotelle, sospinta da una fisioterapista svizzera e da un contabile di alta precisione. Dietro a loro un notaio in incognito, e il noto presidente di una grande fabbrica automobilistica torinese. Leggermente discosto sulla destra un falegname osservava la scena con indifferenza quasi a voler dissociare la sua presenza in quel luogo, per quanto stava per succedere. Mi era passato l'appetito. Ripresi quota col voltastomaco e man mano che mi sollevavo realizzai che stavo sorvolando un immenso altipiano dell'Himalaya, che l'erosione aveva sapientemente inciso in caratteri tibetani (come le tavole xilografiche con le quali i lama stampano i loro libri sacri). La frase che ne risultava era di difficile interpretazione e per me addirittura incomprensibile. Non conosco il tibetano.
(Questo scritto è del Maestro Lorenzo Alessandri).

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