PENSIERI SU LORENZO ALESSANDRI


Opera dal titolo: INEVITABILE (olio su masonite. 1989).

"...Io e mio figlio Andrea pensiamo nel lontano 1987 di far visita al pittore Lorenzo Alessandri residente a Giaveno. Come è nostra abitudine, chiedemmo informazioni...terribili..."non metterei mai un suo quadro in casa..."..."se ti metti qualcosa di suo in casa devi fartela benedire!....". Insomma, queste e tante altre preziose amenità. Questo convinse me e mio figlio a fargli visita... Ci accolse nella sua curiosa casa, sulla collina, nei pressi dei laghi di Avigliana. Ci stupì la sua aria ieratica, i capelli e la barba candidi da lama tibetano. Circa i prezzi sentimmo delle richieste altissime, ma poi forse per reciproca simpatia, riuscimmo ad accordarci per un insieme folto di graziosissimi ritratti di fanciulle. La sua pittura ci avvinceva. Sentivamo furioso il desiderio di comprare ancora. Le sue figure avevano un fascino particolare, sensuale e misterioso. Oltre al pregio di una tavolozza ricercatissima, sulla bocca, negli occhi, viveva la loro anima, nella poliedricità dei loro desideri, dei loro incanti. Più tardi nel tempo conoscemmo appieno la sua vena artistica e creativa, i suoi scritti, le sue poesie. Uscendo dal suo studio, con il voluminoso pacco, pensai "...Altro che pittore maledetto, questo è un grande artista di livello internazionale! Un Rembrandt nel pieno della sua maturità...". In seguito abbiamo saputo che aiutava la povera gente, lui, che viveva come un eremita. Le intemperanze giovanili erano solo più un ricordo. Continuammo le nostre visite con acquisti e le lunghe e interminabili discussioni sull'arte. In lui ho intravisto bagliori di grandi anime, Nostradamus, Paracelso, Gustavo Rol, Rops e in modo particolare Casanova. Splendida e profonda la pittura alla Antonello da Messina, più surreale e fantastica dei Fiamminghi del 500. I suoi mostri nati dalla tavolozza ubertosa e ricca, talvolta spaventano e come diceva Lorenzo, ti arrecano un pugno nello stomaco. Alcuni mostri fanno tenerezza, gli si vorrebbe fare una carezza, un gesto d'amore, ma anche un "Tastar de corda" a quelle bellissime nudine disegnate in posizioni libere, disinvolte, con gli occhietti ammiccanti. Questi disegni mandarono in visibiglio un grande critico d'arte milanese. Un giorno offrimmo un bel quadro di Lorenzo ad un politico e questi fu preso da una crisi isterica e fuggì via gridando:"...io sono cattolico..." alternando alle parole strani toccamenti..... Ma i veri mostri, Lorenzo, ci ha insegnato a riconoscerli: sono coloro che vendono prodotti con sostanze nocive per la salute, chi vende titoli spazzatura a prezzo pieno e riceve viaggi premio, chi specula e affama, chi provoca guerre, chi dissemina mine, certi politicanti disonesti e "mazzettari"...".
Questo racconto è in memoria di un grande amico.
FRANCO e ANDREA SCOTTI.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

sicuramente un ''maestro'' per il quale bisogna andare oltre... e non sara' stato neppure per lui, diffondersi nei gusti dei collezionisti piemomntesi... cosi' legati ai classici pittori ottocentisti e classici paesaggisti... ma vedrete che pian piano,il maestro Alessandri verra' sempre piu' scoperto e apprezzato... l'internazionalita' della sua diabolica bravura verra' fuori...
un saluto ai cari franco e andrea che l'hanno personalmente conosciuto..
wollas

Romano ha detto...

Tutti noi che abbiamo conosciuto Lorenzo abbiamo apprezzato le sue qualità umane, oltre che pittoriche. Ciò che può turbare nei suoi quadri e frutto della sua sensibilità e desiderio di denuncia per quanto la gente fa, ma non vuole sentirsi dire. Si devono temere i veri mostri e non quelli finti.
Certamente la scelta artistica di Alessandri è stata anticommerciale, speriamo che un numero sempre maggiore di persone e di critici capisca l'importanza della sua opera.
Romano Ravazzani