BESTIE E DONNE


Quando smisi le "bambole", entrai completamente nel mondo dei mostri, mondo che avevo già esplorato a più riprese con disegni e incisioni fin dall'adolescenza. Il mutamento che era avvenuto nel mio spirito si concretizzò subito nella pittura: la dignità e la bellezza del corpo umano non sarebbero più state contaminate dalla malattia e dalla degradazione. Inventai apposta delle "bestie" come "creature espressive", sulle quali scaricare il mio senso dell'orrido, e parallelamente inventai le "veneri Surfanta" intatte e purissime con le quali tentai di celebrare la ricerca della bellezza femminile fine a se stessa. Questo periodo composto di centinaia di piccole tavole di legno dipinte minuziosamente ad olio, durò fino al sessantaquattro, ma fu interrotto nel settantasei con "Le Doppie".
(Questo scritto è del Maestro Lorenzo Alessandri).

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