Il ritratto all'incisore, è uno di quei lavori il quale sprigiona tutta la sua magia nel raccontare a chi lo osserva il "curriculum vitae" del personaggio ritratto. Un volto spento dagli occhi vitrei e lucidi fanno pensare ad una persona malata e sofferente, ed è proprio quello che il Maestro è riuscito magicamente a esprimere sulla tavola. Il personaggio infatti soffriva di una malattia alle ossa che lo debilitava e lo costringeva ad una vita di farmaci e tribolazioni, un dipinto espressivo al massimo, tanto che il padre del ragazzo, chiese al Maestro di non esporlo a mostre perchè lo faceva star male, gli ricordava tanto il figlio malato. Solo i grandi artisti riescono a raccontare vite ed emozioni attraverso le tele e in questo Alessandri ci riusciva benissimo, il dipinto è del primo periodo, ma già allora si poteva intuire che Alessandri era un mago ed un genio della pittura, basta notare le delicate pennellate di rosa cangiante sullo sfondo dorato che in qualche modo sottolineano la fragilità e l'instabilità di salute del giovane. Ovvio che quest'opera come tutte le altre andrebbe vista dal vero e da un attenta analisi si scoprirebbero cose nuove e interessanti.
RITRATTO DELL'INCISORE
Opera dal titolo: RITRATTO DELL'INCISORE (54.16).
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