PERVERSE PEN

Opera dal titolo: DELITTO DELL' 1.11.55 (Olio su tavola).
Quale surrealista puro sangue egli evoca, con il tocco della sua penna, riti neri, rituali tibetani, cerimonie sadiche ed orgie reali ed immaginarie, pesca nel subcosciente e rende evidente una fantasia grottesca, lugubre e misteriosa. Il fatto che in lui l'orrore mostri, ciononostante, un carattere particolarmente giocoso e libero, è dovuto forse il fatto di essere italiano e come tale di poter vedere di più il sole di quanto non lo si veda nelle nostre fredde contrade di Brueghel e Bosch. Il carattere illustrativo del suo lavoro lo rende più idoneo ad essere posto in un libro che non appeso alle pareti. Tanto più che le sue ricerche si rivolgono a tipi introspettivi, come ad esempio la ragazza pin-up che sottostà a tutti i tormenti dell'orrore con un viso che rivela più una espressione di benessere che di ansia o dolore: un universo sadicamente felice, popolato da individui marchiati dalla decadenza e dalla morte, ma anche da un erotismo spensierato.
(da ALG. HANDELSBLAD - Amsterdam, 26 maggio 1966. Dr. Hans Redeker).

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