OLTRE IL SOGNO


Opera dal titolo: LA SEDIA ROSSA (76.1).

Alessandri è,nelle sue opere migliori, il surrealista puro, con contemporaneo incontro fra la morte e la vita. Come tutti i surrealisti, egli possiede una tecnica della pittura inconsuetamente notevole. Oltre alla tecnica, appare il sogno di un uomo che riunisce tutto con rispetto ed ammirazione: la morte, il mostro, la bellezza muliebre. Nel cornuficare mostri non esistenti, egli scopre vita e sostanzialità, assieme alla reale bellezza della donna, quale maggiore opera d'arte del Creatore. Oltre al suo sogno, egli dà una versione non scritta della scrittura segreta dell'inconscio, senza tuttavia lasciar trasparire quanto vi è di surreale oltre la realtà visibile. Con Franz Marc, Alessandri dovrebbe poter dire: "un demone ci porta nel sogno, dietro una scena ben colorata del mondo". Le cose più bizzarre e stupefacenti, Alessandri le vede come se fossero la verità dietro una lente di ingrandimento, con retrostante una integra bellezza femminile quale simbolo di eternità. Si dovrebbe poter dire che Alessandri vive qualche po' nel mondo di Freud e di Kafka. Interamente realistici sono i ritratti di grandezza naturale di cameriere di un ristorante indocinese di Amsterdam (vestite e nude, su un solo dipinto) statiche, immobili, ma frutto di una compiuta esperienza. I suoi disegni sono spirituali, perspicaci, talora amari.
( "Turbantia" - Enschede - 1 maggio 1967 ).

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