VIRTUSQUOQUE


Insidiato, assediato da mostri e donne nude, fui preso da un gran desiderio di dare uno sguardo al passato prima di andare avanti sulla via dell'ingnoto. Mi raccolsi su me stesso, a cercare dietro le pieghe della memoria di una lontana giovinezza e di una lontanissima infanzia. Sfogliai e risfogliai le acqueforti, le xilografie giovanili e tutti i disegni fatti fin da quando ero bambino. Ritrovai personaggi e situazioni di un mondo in bianco e nero che mi premeva dentro e voleva urlare a colori la sua verità. Era il mio mondo più vero, troppo a lungo dimenticato nel diventare adulto.
Mi abbandonai al suo richiamo e dipinsi un pestapietre magico che avevo visto a Torino in Corso Racconigi nel 1956. Lo colorai con lo stesso bellissimo rosso corsa delle automobiline giocattolo I.N.G.A.P. di quando ero piccolo.
I.N.G.A.P.=marca di una fabbrica di giocattoli.
(Questo scritto è del Maestro Lorenzo Alessandri).

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