CHE SUCCEDE A STONEHENGE?


Opera dal titolo: CHE SUCCEDE A STONEHENGE? (olio su masonite 1989).
Nella notte del 1942, a bordo del mio caccia MACCHI C-200, atterro a Stonehenge mentre il gran sacerdote druido, con falce d'oro, officia un rito propiziatorio per il mio onomastico. Un secondo sacerdote se ne va in cielo. Sullo sfondo, in tunica nera, quindici piloti italiani abbattuti. A sinistra, seduto sull'erba, io uniquitato, abbadonata la campana tibetana, brandisco la fiaccola della sconfitta. A destra, in primo piano, sempre io, in forma cagnesca, concupisco la spogliarellista Rosetta Fumo. Luce di luna. Olezzi d'estate. Certi santi hanno il dono della bilocazione e possono manifestarsi sotto lo stesso aspetto contemporaneamente in due luoghi lontani e diversi. Io, che non sono santo, molto più modestamente ho solo il dono della unicazione, ossia posso manifestarmi contemporaneamente in forme diverse, ma solo nello stesso luogo.
(Questo scritto è del Maestro Lorenzo Alessandri).

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