MISTERO IN TOTTENHAM COURT ROAD

Chiuso nel mio studio disegnavo i maghi che avevo cono-
sciuto, disegnavo i possessori di mezzi diabolici, dise-
gnavo i maestri dei poteri mentali, disegnavo tutti coloro
che in qualche modo violavano i limiti della natura.
Solo disegnandoli mi resi conto che, per quanto riuscis-
sero ad ottenere risultati straordinari negati alla stra-
grande maggioranza degli umani, i loro poteri erano limi-
tati ad una piccola sfera di possibilità extrasensoriali e
metapsichiche, per cui nessuno di loro conosceva la to-
talità dei fenomeni; nessuno aveva "appreso" la vita, nè
si era spinto realmente oltre le soglie della morte. Nes-
suno di essi possedeva la verità.

Opera dal titolo: MISTERO IN TOTTENHAM COURT ROAD (1984).
Chiuso nel mio studio disegnavo le donne affascinanti
che avevo incontrato.
Solo disegnandole mi resi conto che a tutte loro io avevo
donato(a qualcuna di più ad altre di meno) quanto di più
vivo e autentico c'era in mè: ammirazione, venerazione,
affetto, passione, pazienza... e per esse mi ero trasfor-
mato in acqua e in fuoco, in aria e in argilla.
Per loro avevo consumato i miei occhi, dilapidato il mio
talento, bruciato il mio tempo, ma non le avevo pos-
sedute.
La loro verità, la loro bellezza mi erano sfuggite come
sabbia tra le dita.
Allora abbandonai tutte le mie velleità di potenza e,
solo, stanco e infelice,me ne andai in Oriente, nella
"valle dell'Uomo" a cercare la verità... o l'illusione, o l'il
lusione della verità, come tutti gli altri mortali.
(di Lorenzo Alessandri dal libro Luna d'agosto).

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